I trabucchi del Gargano

Le vacanze al mare della Puglia possono diventare ancora più suggestive ed emozionanti se oltre a sfruttare la bellezza dell’acqua limpida, la poesia delle bianche coste di grotte, i faraglioni e le insenature, i visitatori cercano la natura autentica del territorio, che prima del turismo ha conosciuto indubbiamente la vita del mare.

Per questa ragione potrebbe valer la pena, nelle prossime vacanze sul Gargano, magari in campeggio con gli amici, fare un’escursione tra Peschici e Vieste cercando di persona i numerosi trabucchi che sorgono in quasi tutti i piccoli promontori rocciosi della tipica costa garganica.

Il trabucco (o trabocco) è un vero e proprio trabocchetto per i pesci che passano accanto alla costa. Si dice che sia un’invenzione importata sulle sponde pugliesi fin dall’età dei Fenici, che cercavano un modo perché l’esito della pesca non fosse troppo influenzato dalle condizioni meteo. Si tratta di una sorta di piccola palafitta costruita con i legni dei pini d’Aleppo, assai diffusi nelle macchie del basso Adriatico e particolarmente nel Gargano, capaci con la loro elasticità di resistere bene ai forti colpi del vento Maestrale. Grazie ad argani e a bracci di legno, viene issata la rete al largo, con inclinazione preferibilmente Sud Est o Nord Ovest, per a seconda delle correnti marine, e viene praticata la pesca a vista, cercando di far finire nella rete i flussi di pesci in movimento.

Il trabucco è una struttura molto caratteristica, da un alto valore culturale e folkloristico. Gli antichi trabucchi sono tutelati dal Parco Nazionale del Gargano e di recente sono stati recuperati grazie  ad azioni di salvaguardia e valorizzazione.

Prenotare un hotel sul Gargano potrebbe dunque essere la prima mossa per andare in escursione alla ricerca delle autentiche radici della zona.