Porte di Roma

Chi ha un tesoro in genere lo vuole proteggere. Così che la città di Roma si dotò da subito di mura. E dove ci sono mura, si sa, ci sono necessariamente dei posti dove poter passare.

Così che per aggiungere storia alla storia, meraviglia alla meraviglia, insieme a tutti gli altri motivi di interesse che possono spingere i visitatori a cercare degli hotel a Roma, si potrebbe considerare di girare la città alla ricerca delle numerose porte di Roma, in prossimità delle più importanti strade che arrivavano alla città.

A seconda del periodo di espansione delle mura, possiamo classificare le relative porte in porte serviane (le loro mura sono le prime di Roma, costruite attorno al VI a.C.); porte aureliane (le mura aureliane sono state costruite tra il 270 e il 273 e si trovano ancora in un ottimo stato di conservazione); porte leonine (mura costruite tra l’848 e l’852 per proteggere il Colle del Vaticano); porte gianicolensi (del Seicento, ad integrazione di quelle leonine, per proteggere la città del lato destro del Tevere).

Sono così numerose che ci vorrà molto tempo per poterle incontrare e visitare tutte. Alcune sono conservate in ottimo stato, altre sono state modificate nel corso dei secoli oppure demolite o murate. Alcune sono molto famose, come Porta Portese, altre sono delle vere fonti storiche, come Porta Maggiore, che venne edificata nel punto di incontro di otto acquedotti. Ancora oggi è possibile ritrovarvi un’iscrizione recante il nome del generale Stilicone, per il quale, sospettato di essere d’accordo con i barbari, valse, dopo l’esecuzione capitale, la damnatio memoriae, ossia l’abrasione da tutte le fonti e le iscrizioni. Ma evidentemente, come Porta Maggiore dimostra, non riuscirono a cancellare il nome proprio da tutto.

Le porte di Roma sono al tempo stesso monumenti storici e capolavori artistici, testimonianze di antica ingegneria, meritevoli certamente il tempo di un’escursione.