Chiesa di San Bernardino alle Ossa

La storia della Chiesa di San Bernardino alle Ossa racconta che nel 1145, dove è l’attuale via Brolio, viene fatto costruire un ospedale, proprio davanti alla basilica di Santo Stefano ed un cimitero.
Ma viste le esigue capacità di spazio, nel 1210 venne eretta una piccola camera con la funzione di ospitare le ossa che venivano esumate dal cimitero.
Poi, nel 1268 si aggiunse a fianco dell’ossario, anche una piccola chiesa, con la funzione di sepolcro.
Il fato volle che nel 1642, il campanile della Basilica crollò sull’ossario e sulla chiesetta. Si decise di intraprendere una ricostruzione del complesso a partire dalle fondamenta, ultimando i lavori nel 1695.
Una cosa importante è la cupola affrescata dal veneto Sebastiano Ricci tra il 1693 ed il 1694.
Infine, nel 1750, la chiesa venne ampliata dagli architetti Giovanni Andrea Biffi e Carlo Giuseppe Merlo, per poter disporre di uno spazio maggiore.
La chiesa è ad una unica navata. In una cappella a destra si trova la tomba di famiglia dei discendenti di Cristoforo Colombo mentre in quella di sinistra è albergata una tela raffigurante Santa Rosalia con un angelo.

Per visitare l’Ossario, si svolta a destra appena entrati, percorrendo uno stretto corridoio. Appena giunti, rimane incredibile il numero di ossa e teschi, che vi si trovano ammassati, fino a ricoprire interamente le pareti della camera.
Questi cimeli sono stati utilizzati in corrispondenza di fregi sulle porte o per ornare pilastri, in stile rococò.