Parco Martiri della Libert�  Iracheni Vittime del Terrorismo

I parchi e i giardini pubblici sono sempre un toccasana per le città, specialmente quando queste hanno un forte carattere industriale o commerciale, come può essere, per esempio, il caso di Milano. Trovare un angolo di città dove i ritmi sono più umani e dove ci si può sedere con il proprio figlio per dare due morsi alla focaccia o per fare due passaggi con il pallone, diventa il modo migliore per riscoprire il piacere di vivere nei nostri trafficati e complessi centri urbani.

Non ci vorrebbe parsimonia e sarebbe davvero bello poter abbondare con gli spazi verdi, anche a beneficio della qualità dell’aria e dei polmoni dei cittadini. Tanto più quando i giardini offrono anche la possibilità di fare un nobile gesto, venendo intitolati a importanti figure della storia o della contemporaneità.

Così, chi fosse in hotel a Milano, al Parco Martiri della Libertà Iracheni Vittime del Terrorismo (dal 2006; prima si chiamava Parco della Martesana) avrebbe anche l’occasione di ricordare e commemorare la memoria di chi, molto più in silenzio rispetto ai soldati, è morto per un ideale, per la salvezza e la libertà del proprio popolo.

Un bel modo, anche se si tratta di un piccolo gesto esteriore, per tendere la mano in segno di amicizia, distensione, riconoscenza.

Tra l’altro, dal Parco Martiri della Libertà Iracheni Vittime del Terrorismo, a Milano si può intraprendere una lunga pista ciclabile che passando per via Padova arriva addirittura fino a Cassano d’Adda, dopo circa 30 chilometri, superando i paesini di Cernusco, Cassina de Pecchi, Gorgonzola e Inzago.

Si potrebbe considerare di intraprendere così, proprio dal giardino pubblico di Milano, una serena (tutto il percorso è pianeggiante) biciclettata dalla città verso la cinta periferica, costeggiando il Naviglio.

Per chi invece volesse semplicemente godere un po’ del verde del parco, a prescindere dalla bici, l’idea potrebbe essere quella di arrivarci con l’autobus 44 o 51. In alternativa, si può lasciare tranquillamente l’auto lungo via Toselli, una delle sue principali entrate.